Il tiglio (Tilia) è una pianta maestosa, appartenente alla famiglia delle Malvaceae e facile da riconoscere con le caratteristiche foglie a cuore. Può crescere fino a 20-30 metri di altezza, con una chioma folta che offre un’ombra fresca e accogliente nelle calde giornate estive.
Le sue foglie sono di un verde intenso e brillante, con un margine seghettato e in autunno il verde si trasforma in un bellissimo giallo dorato, regalando all’albero un tocco di colore nel trionfo del foliage.
Il tiglio ha anche una curiosa fioritura, piccoli “bottoncini” giallo chiaro o color crema dal profumo delicato. La fioritura avviene in primavera fino ai mesi di giugno e luglio; i fiori pendono in grappoli e attirano api e insetti impollinatori grazie al loro nettare dolcissimo.
Il frutto del tiglio consiste in una piccola noce che matura in autunno, non è commestibile per gli esseri umani, ma è una risorsa importante per gli animali che si nutrono di esso.
La corteccia, grigia e liscia da giovane, diventa più ruvida e fessurata col passare degli anni, un altro segno della sua lunga vita che può arrivare, pensate, ai 1000 anni di età!
Nome comune: Tiglio
Nome scientifico: Tilia
Foglie: forma a cuore con i bordi seghettati verdi brillanti, diventano dorate in autunno
Corteccia: grigia e liscia da giovane, poi rugosa e fessurata
Fioritura: piccoli di color giallo-chiaro, profumati, crescono in grappoli pendenti
Leggende
Il Tiglio, con la sua longevità, è da sempre protagonista di miti e racconti, sin dai tempi dell’antica Grecia. Secondo una leggenda, il Tiglio prende il nome dalla ninfa Filira, figlia di Oceano e Teti. Per sfuggire al dio Crono, si trasformò in una giumenta, ma venne sedotta dal dio, che assunse la forma di un cavallo. Da questa unione nacque Chirone, il centauro guaritore. In segno di gratitudine, Zeus trasformò Filira nel Tiglio, simbolo di medicina e saggezza.
Oltre alla sua connessione con la guarigione, il Tiglio è diventato anche simbolo di amore eterno. La leggenda di Filemone e Bauci racconta di due anziani sposi che, dopo aver accolto Zeus e Ermes, vennero ricompensati con il desiderio di morire insieme. Così, al momento della loro morte, Bauci si trasformò in una Quercia e Filemone in un Tiglio, diventando l’emblema di un amore che trascende il tempo.
Ogni volta che vi trovate sotto un Tiglio, pensate a queste storie: un albero che ha attraversato secoli di miti, legato sia alla medicina che all’amore senza fine.